Sarà un altro fallimento come Kyoto? Questa è la tipica domanda sull'ennesima conferenza sul clima. Ma cerchiamo di capire cosa succede a Copenaghen. 192 Paesi del mondo di incontrano per 2 settimane di negoziati con lo scopo di stringere un accordo per garantire il mondo da effetti disastrosi del riscaldamento globale.
A presiedere la conferenza c'è Connie Hedegaard, intellettuale e politico danese, attualmente ministro per la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici e probabilmente prossima Commissaria Europea sul clima. Tra le sue dichiarazioni di rilievo: Se il mondo non riesce a consegnare un accordo politico in occasione della conferenza ONU sul clima a dicembre, sarà "l'intero sistema democratico globale non essere in grado di fornire risultati in una delle sfide definizione del nostro secolo". A farle compagnia il responsabile clima della Nazioni Unite Yvo de Boer, nato a Vienna ma di nazionalità Olandese, ex Direttore per gli Affari Internazionali del Ministero degli alloggi, della pianificazione territoriale e dell'ambiente, del Paesi Bassi e grande esperienza di politica internazionale sia nel contesto dell'Unione Europea sia nell'ambito della cooperazione internazionale.
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