sabato 14 novembre 2009

Il ciclo del carbonio è il ciclo della vita.

L'energia del sole viene accumulata nei vegetali (sotto forma di legami chimici). I vegetali vengono poi bruciati, il che non significa solo ridotti in cenere dalle fiamme, ma anche bruciati dal metabolismo di un animale erbivoro, o bruciati lentamente con il marcimento. La quantità di carbonio che ruota in questo ciclo è costante.

Ipotizziamo di piantare un albero, e quando questo sarà abbastanza grande di bruciarlo. Si è compiuto un ciclo del carbonio.
Il sole ha fornito l'energia necessaria per far avvenire la reazione di sintesi clorofilliana, durante la combustione questa energia è stata resa, il carbonio si è legato all'ossigeno formando l'anidride carbonica che è tornata all'aria, l'idrogeno si è legato all'ossigeno ed è tornato all'aria sotto forma di vapore. Quello che resta nel bracere sono le ceneri, ovvero i sali minerali che la pianta ha assorbito dal terreno durante la crescita.

Se io decidessi di non bruciare l'albero, in tempi lunghi la combustione (o meglio l'ossidazione, o meglio ancora la reazione con l'ossigeno) avverrebbe comunque, perchè finita la crescita dell'albero, questo si seccherebbe cadendo a terra e marcendo.

Bruciando un idrocarburo di origine fossile (carbone fossile e prodotti petroliferi) il carbonio della CO2 liberata in aria non fa parte del ciclo del carbonio perchè proviene dalla geosfera, e quindi va ad aumentare la quantità di carbonio complessiva del ciclo, per questo questa CO2 viene considerata inquinante. E' vero che anche gli idrocarburi derivano dai vegetali, ma quelli di 300-1000 milioni di anni fa, quando l'atmosfera era ben diversa. Bruciare un carboidrato non altera il ciclo del carbonio, mentre bruciare un composto di carbonio di origine fossile si.
Il grafico accanto mostra la concentrazione di CO2 in atmosfera a partire dal 800 fino ai giorni nostri. I dati più vecchi provengono dall'analisi degli strati di ghiaccio nel circolo polare Artico.
L'attività umana a partire dalla rivoluzione industriale del 1800 ha portato la concentrazione di CO2 da 280 ppm a 370 ppm in soli due secoli!
(Source: United Nations Environment Programme World Meteorological Organization)

L'uso odierno delle fonti di energia fossili è causa di pericolosi cambiamenti climatici e porta guerre e morte.
Ci sono le tecnologie in grado di rendere inutile e obsoleto l’uso del petrolio e tutti i guai che comporta.
Bisogna risolvere il problema dell'energia, non quello dell'inquinamento.
L'inquinamento è la conseguenza della nostra arretratezza nella produzione dell'energia.

Personalmente mi impegno nella divulgazione scientifica, mantenendo la coerenza evitando l'uso di fonti fossili di energia.
Promuovete anche voi le fonti di energia rinnovabili come eolico, fotovoltaico, termodinamico! Promuovete i biocarburanti, olio al posto del gasolio e alcool al posto della benzina!
Riscaldamento domestico a biomassa! La riconversione del sistema energetico è possibile!

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